Elon Musk banna CrimethInc. Da Twitter su richiesta di un troll di estrema destra

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Il 25 novembre, su richiesta di un troll di estrema destra, Elon Musk ha bannato l’account Twitter di @crimethinc. L’obiettivo di Musk nell’acquisizione di Twitter non aveva nulla a che fare con la “libertà di parola”: si trattava di una mossa di parte volta a mettere a tacere l’opposizione e ad aprire uno spazio per l’estrema destra. Questo sottolinea i rischi di dipendere dalle piattaforme aziendali di social media.

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Il 24 novembre, un bianco nazionalista che parla alle conferenze insieme a Richard Spencer, ha pubblicato un tweet in cui approvava un’ondata di ban su Twitter. Elon Musk ha risposto favorevolmente e il troll di estrema destra, Andy Ngo, ha risposto a Musk chiedendogli specificamente che l’account @crimethinc fosse bandito da Twitter. Nel giro di un paio d’ore Musk ha soddisfatto la richiesta di Ngo.1

L’account @crimethinc su Twitter risale al maggio 2008. L’account non è mai stato sospeso e non ha mai ricevuto un avvertimento in quattordici anni di amministrazione di Twitter. Ngo non stava portando materiale nuovo all’attenzione di Musk, ma ripostando screenshot vecchi di anni. Anche altri utenti di Twitter oggi sono stati bannati in circostanze simili.

La retorica di Musk di rendere Twitter un luogo per esercitare la “libertà di parola” è una menzogna. Musk ha comprato Twitter per imporre la sua agenda su quella che vedeva come la piattaforma di social media più influente rimasta fuori dal controllo di persone come lui. Come Donald Trump, Musk dice sfacciatamente il contrario di ciò che intende, e i suoi sostenitori lo interpetrano come una dimostrazione di forza.

Nello stesso momento in cui dà il benvenuto a Donald Trump, ai nazionalisti bianchi e ai fascisti che ritornano su Twitter, Musk sta epurando coloro che ostacolano le sue aspirazioni autoritarie. Non fatevi ingannare, lo scopo di mettere a tacere le nostre voci è preparare la strada ad altri tipi di violenza.

Una parte della classe dirigente si è sempre allineata con l’estrema destra e i fascisti. A questo proposito, Elon Musk sta percorrendo un sentiero già battuto da Henry Ford, promuovendo reazionari che mirano esplicitamente ad attaccare ampie fasce di popolazione e movimenti popolari. Come ai tempi di Ford, il resto della classe dirigente, compresi centristi e liberali, spera di trarre vantaggio dalla rimozione forzata delle voci radicali dal discorso pubblico senza doversi sporcare le mani.

Questo è possibile, in parte, perché la maggior parte dellɜ dipendenti di Twitter si è dimessa o è stata licenziata. Lɜ dipendenti rimastɜ dipendono in modo sproporzionato dal loro impiego in Twitter per ottenere il visto di permanenza negli Stati Uniti: un triste esempio di come i confini servano a imporre l’agenda della classe dominante allɜ lavoratricɜ, anche a quellɜ relativamente ricchɜ.

Quando Musk dice che sta costruendo Twitter 2.0, si riferisce alla transizione dall’iterazione originale di Internet - bacheche, indymedia, un modello più o meno aperto e partecipativo - al Web 2.0, in cui tutte le interazioni sono modellate dagli algoritmi di alcuni signori della tecnologia. L’obiettivo è quello di determinare ciò che siamo in grado di immaginare e ciò che siamo in grado di dire e fare. Ciò che è già accaduto su Facebook e Instagram e che ora si sta verificando su Twitter è l’inevitabile conseguenza della dipendenza sempre più diffusa dalle piattaforme mediatiche aziendali.

In risposta, vi incoraggiamo a diminuire la vostra dipendenza da Twitter e da altre piattaforme mediatiche aziendali, ad esplorare altre fonti di informazione e mezzi di comunicazione. Vi invitiamo a mobilitarvi contro l’estrema destra su ogni terreno che tenta di conquistare e a continuare a organizzarvi contro il capitalismo, la violenza di stato, la supremazia bianca, il patriarcato e altre forme di oppressione. Vi invitiamo a parlare con lɜ vostrɜ amichɜ e vicinɜ di casa di cosa servirebbe per creare un mondo in cui un singolo miliardario non sia in grado di controllare il modo in cui tuttɜ lɜ altrɜ possono comunicare.

Incontriamoci in uno spazio in cui nessun algoritmo o autocrate possano determinare ciò che siamo in grado di sognare e di creare insieme.


  1. La stessa mattina, alle 9:21, abbiamo ricevuto un’e-mail da notify@twitter.com che stabiliva che il nostro account non violava la politica di Twitter con la seguente notifica: “Twitter è tenuto, in base alla legge tedesca, a fornire un avviso agli utenti che vengono segnalati da persone provenienti dalla Germania tramite il flusso di segnalazione del Network Enforcement Act. Abbiamo ricevuto un reclamo relativo al tuo account, @crimethinc […]. Abbiamo esaminato il contenuto segnalato e abbiamo riscontrato che non è soggetto a rimozione ai sensi delle regole di Twitter (https://support.twitter.com/articles/18311) o della legge tedesca”. Non abbiamo ricevuto altre e-mail di questo tipo. Ciò suggerisce che la decisione di bannare il nostro account poco dopo sia stata dettata da Musk stesso.